Comportamento passivo-aggressivo

Comportamento passivo-aggressivo

Stare con un partner passivo-aggressivo è emotivamente disturbante.

Un partner passivo-aggressivo può sembrare felice, disponibile, amorevole, ma in realtà nasconde volontariamente la propria rabbia nei tuoi confronti per non assumersi la responsabilità delle proprie emozioni ed evitare uno scontro diretto.

 

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Comportamento passivo-aggressivo

 

Tecniche manipolatorie del passivo-aggressivo

Una tecnica manipolatoria ti lascia una sensazione poco chiara, perché vuole portarti a fare ciò che vuole lui, senza doverlo dire apertamente. Come fa? Ad esempio, con il silenzio: se un tuo comportamento lo indispone, lo fa arrabbiare, ecc, lui non parla, non risponde ai messaggi e se gli chiedi “ma cosa c’è, sei arrabbiato con me?”, risponde “no, perché dovrei? Hai fatto qualcosa per cui dovrei essere arrabbiato?” E porterà avanti questo comportamento di freddezza fino a che non modificherai il tuo comportamento, solo allora tornerà affettuoso.

Un altro comportamento passivo aggressivo è il sarcasmo: le battutine, le frecciatine, con cui ti attacca ma se ti mostri offesa, fa la parte della vittima affermando che con te non si può nemmeno scherzare.

Può esserci qualcosa di peggio? Si. Le offese mascherate da complimenti: “stai bene con qualche chilo in più, stai bene truccata, le tue amiche non sono alla tua altezza, perdi solo tempo con loro.”

 

Come si neutralizza un comportamento passivo-aggressivo?

Con un partner passivo-aggressivo potresti essere tentata di usare la stessa moneta, o di ignorare le sue provocazioni, ma alla lunga questa strategia porterà inevitabilmente alla rottura della relazione. In una relazione o vincono entrambi o perdono entrambi.

L’unica strada percorribile è usare la comunicazione assertiva: giocare a carte scoperte, comunicare all’altro che abbiamo capito quale sia lo scopo dei suoi comportamenti e come questo ci fa sentire. Diamogli la possibilità di esprimere chiaramente la sua rabbia, mostriamo che siamo disponibili ad un confronto sano e diretto.

A questo punto sapremo se è disposto a cambiare e imparare strategie più funzionali di comunicare la propria rabbia oppure no.

Il silenzio è un comportamento sempre negativo?

Prendersi un periodo di silenzio quando si è arrabbiati, per elaborare le proprie emozioni, evitare di dire cose sgradevoli condizionati dalla rabbia, calmarsi e poi riprendere le comunicazioni, non è un comportamento sbagliato, anzi può essere funzionale.

Il silenzio aggressivo è quello punitivo e manipolatorio, cioè io non ti parlo per farti stare male, perché non condivido il tuo comportamento e in questo modo voglio fartelo cambiare. Ma non ti dirò esplicitamente “vorrei che tu facessi questo e quest’altro”, perché questo comporterebbe un assumersi la responsabilità delle proprie richieste e anche delle scelte in caso ci venisse risposto “no io non voglio cambiare”.

Ma la comunicazione assertiva aperta e diretta è l’unica che ci assicura di vincere in una relazione, perché in una relazione o vincono entrambi o nessuno.

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