Una mente felice – parte 2

Una mente felice – parte 2

Come sta andando il tuo allenamento verso una mente felice? Se non hai letto la parte 1, leggila qui.

Probabilmente sarà stato difficile guardare i tuoi pensieri e la tua mente in modo diverso, ma tra un po’ ti verrà automatico farlo. E noterai il cambiamento anche nei tuoi comportamenti (e anche gli altri lo noteranno).

Ti propongo altri esercizi da fare e tra cui scegliere.

 

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Una mente felice

 

Tira fuori il tuo pensiero

C’è un pensiero ricorrente, doloroso, che vorresti mandar via senza riuscirci? Immagina di prenderlo e metterlo fuori dalla tua testa, a un paio di metri di te e osservalo. Se avesse un colore, che colore avrebbe? Se avesse una dimensione, quanto sarebbe grande? Se avesse una forma, che forma avrebbe? Se avesse una superficie, come sarebbe al tatto? Si muove? Va lento o veloce? Se avesse un potere, quale sarebbe? Ora guarda quest’oggetto: devi per forza allontanarlo da te? Deve per forza essere tuo nemico? Guarda questa creatura e vedi se puoi mollare la lotta con lei. Prenditi tutto il tempo per avvicinarti a lei, nota che emozioni ti suscita. Tutti i giorni resta un po’ di tempo con il tuo pensiero doloroso, vedendo se puoi mollare la lotta e riportarlo dentro di te con accoglienza amorevole.

 

Sali sul bus

Stressato? Hai la testa piena di pensieri? Sei pronto ad esplodere? Immagina che tutti i tuoi pensieri difficili siano mostri su un autobus che tu stai guidando. Non puoi farli scendere, ma ricorda che tu non sei lì dietro con loro, i mostri possono continuare a urlare e cercare di spaventarti, ma non possono realmente toccarti e farti del male. Tu sei il conducente e puoi portarli dove vuoi tu, scegli di portare la tua attenzione dove è importante per te.

 

Diventa un giornalista

Rimugini sempre sugli stessi pensieri? Si tratta sempre della solita storia? Immagina essere un giornalista e di doverla raccontare: come si chiamerebbe? Quale titolo daresti alla tua storia? Per esempio, un titolo potrebbe essere “l’uomo che non vale abbastanza”, oppure “non mi ama nessuno”, e così via. Ogni volta che si ripresenta alla tua mente, dì a te stesso: ecco la vecchia storia del non mi ama nessuno. Immagina proprio di vedere scorrere il titolo sotto di te, come in un tg, oppure immagina la copertina di un libro con il tuo viso e il titolo a caratteri cubitali.

Non è un modo di ridicolizzare la tua storia o per sminuire come ti senti quando ci pensi, è una tecnica che ti aiuta a comprendere che c’è differenza tra i fatti, la realtà e ciò che la nostra mente ci racconta di questa realtà, che invece è una nostra costruzione e spesso è questa che ci crea sofferenza.

 

Non litigare con i pensieri

Sai qual è il più grande errore che puoi fare quando vuoi mandare via un pensiero?

Cercare di mandarlo via.

Ti svelo un segreto sui pensieri. Non sono sotto il tuo controllo. E non puoi mandarli via, semplicemente perché la mente è fatta così, è impossibile perché quando non vuoi pensare a qualcosa, tipo l’elefante rosa, crei una regola verbale del tipo “non pensare all’elefante rosa”, oppure ti dirai “che bello, oggi non ho pensato all’elefante rosa”, ecco che lo richiami alla tua mente.

Puoi seguire questi 4 passi

  1. Nota che la mente ti abbia presentato questo pensiero
  2. accetta che sia semplicemente un prodotto della tua mente (non è la realtà, è un prodotto della tua mente)
  3. Fai spazio, lascia che il pensiero vada e venga come vuole
  4. Agisci: Sostituisci il pensiero con un’azione utile. Il tuo comportamento è l’unica cosa che puoi controllare.

Se il tuo pensiero ti dice che non sei abbastanza bravo, in gamba, ecc, tu manda quel messaggio, fai quella telefonata, iscriviti in palestra, fai la cosa opposta. Il pensiero non dirige il tuo comportamento, sei tu il capitano della nave.

 

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La felicità è una scelta

Mangia un limone

Chiudi gli occhi e immagina un limone bello grande, giallo, tocca la superficie rigoda. Ora immagina di tagliarne una fettina, senti il profuso che raggiunge le tue narici, il suo colore giallo intenso. Immagina di avvicinare la fettina lentamente alla bocca e di dare un bel morso a questo limone succoso. Cosa è successo dentro la tua bocca adesso? Ma il limone dov’è? Non è presente, non esiste, ma la tua mente ha la capacità di rendere presente è reale ciò che sta pensando. E il tuo corpo non percepisce la differenza.

Ecco perché se pensi a un evento traumatico avvenuto magari anni fa, ti batte ancora forte il cuore o se immagini un evento futuro che ti preoccupa, senti salire l’ansia. Ora sai quanto sia potente la nostra mente ma come vedi può creare anche tanta sofferenza. Puoi cominciare a guardare i tuoi pensieri per ciò che sono, prodotti della tua mente, e non come cose reali.

 

L’ultimo consiglio per una mente felice

Ti voglio dare l’ultimo consiglio: allenarci a vedere i pensieri per ciò che sono, aprirci alla possibilità che vadano e vengano come vogliono, non tentare di controllarli è uno dei tanti effetti positivi che sperimenta chi comincia a praticare Mindfulness. E ti dirò di più, ogni volta che io trascuro un po’ la pratica, mi accorgo della differenza, come ricomincia a funzionare la mia mente, quando invece riprendo a praticare in modo costante, comincia tutto a filare liscio.

Il consiglio, quindi, è di integrare questi esercizi con la pratica della Mindfulness.

Una mente felice – parte 1

Insoddisfazione: superarla con la Mindfulness

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