Un caso
Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è uno dei disturbi d’ansia che provoca più sofferenza, secondo la mia esperienza. Anna pensa che qualsiasi oggetto sia portatore di germi, per cui è costretta a lavarsi mani e braccia fin sopra i gomiti decine di volte al giorno; esce di casa il meno possibile per evitare di essere “contaminata”. Quando il marito rientra a casa dal lavoro lo costringe a spogliarsi in salotto, mentre lei infila i vestiti sporchi in un sacco di plastica e passa l’aspirapolvere intorno ai suoi piedi. Gli ospiti non sono ben visti, perché inevitabilmente sporcherebbero la sua casa, di solito pulita come una sala operatoria. Vorrebbe abbracciare sua figlia, ma poi sarebbe costretta a passare i seguenti venti minuti in bagno a lavarsi. Questo le provoca un’enorme sofferenza, ma, benché riconosca che a volte la sua preoccupazione per i germi è eccessiva, non riesce a fare a meno di ricorrere a frequentissime pratiche di pulizia.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri ossessivi ricorrenti, che prendono possesso della nostra mente contro la nostra volontà e resistono ad ogni tentativo di essere mandati via, e rituali compulsivi, comportamenti ripetitivi o azioni mentali che una persona è obbligata a mettere in atto, nonostante si renda conto della loro assurdità.
La persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessive sono un prodotto della propria mente, ma non riesce a mandarli via e, per farlo, si sente “obbligato” a mettere in atto i rituali. Dopo il rituale, c’è un sollievo dall’ansia e così il nostro corpo apprende il meccanismo “pensiero ossessivo-compulsione- sollievo”.
Ossessioni più comuni
Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ripetitivi che sono al di fuori del controllo di chi li sperimenta. Le ossessioni sono:
- Intrusive: arrivano nella nostra mente senza il nostro volere
- Irrazionali: riguardano cose che non hanno senso
- Ricorrenti: si presentano ripetutamente, la mente non riesce a liberarsene
- Disturbanti: il loro contenuto spaventa perché le persone sanno che questo “non è normale”
- Ansiogene: se la persona cerca di sbarazzarsene e fallisce sperimenta senso di perdita di controllo.
I contenuti più frequenti delle ossessioni:
- contaminazione
- dubbio
- ordine
- simmetria
- sesso
- immagini orribili.
Compulsioni più comuni
Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi e finalizzati che spesso sono messi in atto in accordo con determinate regole o con modalità stereotipate, con la finalità di neutralizzare o alleviare temporaneamente le ossessioni e le emozioni negative ad esse associate. Possono essere comportamenti osservabili (lavarsi) o atti mentali (contare).
Le più comuni comprendono:
- lavarsi e pulire
- contare
- controllare
- richiedere rassicurazioni
- ripetere azioni
- mettere in ordine.
Le compulsioni sono atti che:
- Riducono l’ansia solo temporaneamente
- Creano la necessità di aumentare la ripetizione di queste azioni
- Diventano meno efficaci nel corso del tempo e richiedono l’aggiunta di altre compulsioni
- Sono collegate all’evitamento compulsivo e alla paura delle situazioni.
Cause e trattamento
Come quasi tutte le patologie che colpiscono il nostro organismo anche il DOC è determinato da una combinazione di fattori:
- predisposizione biologica
- fattori genetici
- fattori ambientali
Il trattamento prevede l’azione combinata di un intervento farmacologico (in genere antidepressivi con azione prevalente o esclusiva sui sistemi serotoninergici) e di una terapia cognitivo-comportamentale. Quest’ultima sarà basata soprattutto sull’esposizione graduale alle situazioni temute e sulla prevenzione della risposta, ovvero sull’impedimento dell’emissione dei comportamenti ritualistici. Ovviamente la Psicoterapia aiuta anche la persona a gestire l’ansia che deriva dal non poter mettere in atto i rituali.
In poche parole, la paziente affetta da disturbo ossessivo compulsivo impara a vedere i pensieri ossessivi per ciò che sono (anche grazie alla pratica della meditazione Mindfulness), accetta la possibilità di provare ansia e impara tecniche per gestirla nelle fasi più acute.
Quando il meccanismo “pensiero ossessivo-compulsione- sollievo” viene interrotto, i pensieri diminuiscono molto e diventano gestibili.
La paziente impara anche a gestire l’ansia in modo più funzionale e a rimuovere le cause che possono averla scatenata in forma eccessiva.