Ansia e comfort food: uno dei rimedi più semplici e più pericolosi per l’ansia. È semplice perché il cibo è quasi sempre a nostra disposizione o facilmente reperibile; pericoloso perché può portare ad un rapporto non sano con il cibo e allontanarci dalla soluzione dei nostri problemi.
Cibo ed emozioni
Qual è il tuo cibo preferito? Ti è mai capitato di mangiarlo quando eri triste o preoccupato per qualcosa?
Si chiama comfort food qualsiasi cibo a cui attribuiamo un valore consolatorio. Si tratta spesso di cibi ricchi di calorie, grassi, sale o zuccheri, che stimolano il sistema di ricompensa nel cervello, regalando un momentaneo piacere. Li usiamo soprattutto quando siamo stressati, ansiosi o tristi. Sono soprattutto le donne a consumare comfort food quando sono stressate e in ansia (gli uomini lo usano di più quando sono di buon umore). Usare un cibo per modificare l’umore, però, può portare verso comportamenti alimentari patologici, perché il nostro corpo apprende l’associazione: cibo-sollievo-riduzione dell’ansia e ogni volta che ci sentiremo stressati, a disagio o sotto pressione, verrà riattivato questo meccanismo ed il corpo comunicherà il desiderio di cibo. Così potremmo non distinguere più lo stimolo della fame con la sensazione d’ansia e cercare di colmare con il cibo, facilmente reperibile, la sensazione di vuoto creata da un’emozione negativa come l’ansia.
Evitamento dell’ansia
Inoltre, questa strategia di evitamento dell’ansia ci allontana dalla vera gestione dei nostri problemi. L’ansia e le emozioni negative non vanno soffocate con il cibo (né con altre sostanze o comportamenti di evitamento), ma possiamo gestirle proprio vivendole in consapevolezza. Cominciare a praticare Mindfulness può cambiare il tuo legame con ansia e comfort food, perché, se il rapporto con il cibo può essere complicato, la Mindfulness ti concede uno strumento per conoscere e modificare i comportamenti alimentari sbagliati.
Consapevolezza col cibo
Comincia con un semplice esercizio: quando senti l’impulso a mangiare, soprattutto il tuo comfort food, prenditi un minuto per ascoltare il tuo corpo e chiediti: quale emozione sto provando? Da dove viene il desiderio di questo cibo? Quale funzione ha questo cibo in questo momento? Posso fare qualcos’altro per sentirmi meglio?
Se il tuo rapporto con il cibo fosse molto complicato, potresti aver bisogno di un aiuto professionale: non sottovalutare i rischi di un disturbo alimentare!
In ogni caso, imparare a mangiare con consapevolezza e amore può aiutare tutti noi, disabituati a dare il giusto valore al cibo e inconsapevoli del legame tra ansia e comfort food.